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lunedì 30 aprile 2012

KATUNDO

Metti una domenica mattina che alle 7:00, costi quel che costi, ti devi allenare....
Metti che ti sei rotto le scatole di girare sempre per i soliti percorsi.....
Metti pure che a volte correre sempre con le stesse persone "atrofizzi" la falcata.....
Metti infine che quattro Runners (con la r maiuscola) ti invitino a correre "sui loro passi" in un paese vicino..... ed ecco che la magia nasce: si chiama KATUNDO.
Katundo, mi hanno insegnato, significa PAESE in albanese, la lingua dei primi abitanti di un bel paesino della provincia jonica, San Marzano di San Giuseppe. Tutto fà di San Marzano un paese che, nonostante si bistrattato a mio giudizio ingiustamente dai centri vicini più grandi, è degno di essere chiamato tale: ha un campanile, una Chiesa Madre, un palazzo del ricco signore d'altri tempi, il santo protettore con la festa grande e soprattutto l'attaccamento dei propri abitanti alle tradizioni, antiche e radicate, a volte anche inusuali per il territorio circostante. Ed' è proprio questa originalità che, rendendo diversi, "spaventa" il forestiero.
Per inciso San Marzano è la patria del Primitivo, è la sede di una della Banche locali più in auge della provincia, ha dato i natali a diverse personalità politiche e, soprattutto, ha uno dei presepi viventi più caratteristico della Puglia.
Ah, dimenticavo. Li ci abitano anche i miei quattro grandi amici: Costanzo, Ciro, Salvatore e Giuseppe.
Grazie ragazzi per la giornata offertami: 14 km in uno scenario incantevole, tra ulivi secolari ed la magia del santuario.

Mario Filazzola /¥\


sabato 21 aprile 2012

SKIES ON FIRE....

<...taratarà, taratarà, tarà...... Why don't you hang up!..>
Ed il passo comincia ad aumentare.
<.....Skies on fire, Flames burn higher.....>
Ed il respiro si adegua alla nuova richiesta di ossigeno.
<.....Skies on fire, Flames get higher.....>
E le braccia, chiamate anche loro in causa, aiutano il corpo a spingere ancor di più per soddisfare la richiesta di adeguamento ai BPM che il cervello razionalmente recepisce e schematicamente trasmette alle terminazioni nervose.
<.....Skies on fire...>
E l'occhio corre al Garmin: ritmo 4'15''. ED IO MI SENTO VIVO!
Il ciclone che insiste sulla Puglia da una decina di giorni mi aiuta a completare lo scenario. Piove. Odo leggermente i tuoni, inebriato come sono dalle note degli ACDC, ammiro i fulmini che squarciando il cielo illuminano i miei passi.
SKIES ON FIRE, che ci crediate o no, fuori e dentro di me.

Mario Filazzola /¥\

mercoledì 18 aprile 2012

MAYBE........

SAREBBE stato un giorno di festa senza l'infortunio occorso, durante la partenza del 2° Vivicittà di Grottaglie la scorsa domenica, ad un carissimo "decano" della società cui appartengo.
SAREBBE stato un giorno memorabile in cui ritrovare il rinato spirito di aggregazione e senso di appartenenza sociale se non avesse prevalso il bieco egoismo prestazionale.
SAREBBE stata una splendida manifestazione se non si fossero verificati alcuni incidenti "organizzativi".
SAREBBE stato un buon piazzamento in classifica il mio, se non fossi partito con circa 2/3 minuti di ritardo rispetto allo start ufficiale, con un tempo che neanche ho preso perchè, come dice un mio amico "non ho fermato l'orologio".

Ma c'è sempre l'altro lato della medaglia, quello nascosto che, rivelato, ti stupisce, sempre.

NON SAREBBE stato bello, altrimenti, potersi fermare lungo il percorso (in una gara ormai compromessa dal raggiungimento di un decente risultato) con i propri figli ai quali, dopo l'incitamento ed i sorrisi da loro profusi, ho elargito baci ed abbracci, suggelando in loro l'utopica convinzione di avere un papà campione oltre che il mio smisurato amore.
NON SAREBBE stato umanamente emozionante partire con i "soliti", rinunciando così a "mescolare" i miei passi con tutti coloro che, nelle retrovie, ho piacevolmente affiancato e salutato per poi incitarli all'atto del mio congedo.
NON SAREBBE stato possibile, infine, essere arrivato al traguardo, mano nella mano, con un neo carissimo amico conosciuto al 7 km e con il quale, nella piena condivisione dei valori e dei principi non scritti del running, ho "mescolato" non solo i miei passi, ma anche un pò di vita.

Per tutto quello che non è statoMAYBE TOMORROW my friends.

Mario Filazzola /¥\