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domenica 21 ottobre 2012

PB (PERSONAL BEST)

<<...le quattro del mattino, l'angoscia e un pò di vino...>> recita Ligabue nel suo "Caro il mio Francesco", che è il modo più gentile che io abbia mai sentito per mandare a fanculo qualcuno.
Il vino non c'entra niente, ma l'angoscia, epurata dalla sua parte ansiosa, si. L'apprensione infatti per il concitato momento storico del mio vissuto, suddiviso tra una splendida forma fisica mai avuta prima ed una non "monotona" tranquillità quotidiana, fà si che l'insonnia la faccia da padrona permettendo al "sovrallenamento" di sfasarmi l'orologio biologico puro ed all'apprensione di far da sveglia nelle prime ore del mattino.
Ormai svegliarmi con le stelle alte e lucenti nel cielo è divenuto un atto dovuto: vorrei un giorno potermi svegliare con il dolce luccichio del sole sui miei occhi.
Mi alzo: è il giorno della grande gara. Ho lavorato gli ultimi due mesi per raggiungere oggi l'obiettivo al quale ambisco da molto tempo: abbattere il muro dei 40 minuti sui 10 km in gara.
Oggi lo scenario è Latiano, paese della provincia brindisina, dove l'hanno scorso ho avuto la mia miglior prestazione: 40'40''.
Rivedo mentalmente il percorso di gara: ricordo i punti e le persone incontrate l'anno scorso, più facilmente quelle che nn avevo mai superato e che in quella occasione invece ebbi modo di fare. Ricordo lo stradone adiacente la stazione ferroviaria, il rientro nel paese, il calore della gente ed il mio arrivo al traguardo in volata, superato come al solito da quelli che hanno birra in corpo proprio sul finale.
Colazione, aggiornamento notizie, lettura mail e facebook. Su quest'ultimo rivedo le foto fatte ieri alla conferenza di presentazione della gara, in Latiano, alla presenza di Stefano Baldini, campione olimpico di maratona nel 2004.
Contento del "trofeo" rivedo il borsone per assicurarmi che tutto sia in ordine. Ok, si parte. Incontro con gli altri soci dell'Ottica Saracino e via. La giornata si presenta freddina, al contrario del giorno precedente. Un ottimo riscaldamente è d'obbligo.
Cerco di inserirmi tra le prime file, ma poi mi distraggo parlando con un collega runner e mi ritrovo dietro. La mia "lepre", Bartolo, colui che volontariamente si è offerto nel coadiuvarmi a raggiungere l'obiettivo, è molto avanti a me. Inutili i tentativi per avvicinarlo: decido di farlo in gara.
Lui, d'altro canto assieme a Vittorio e Luca, mi rassicura dicendomi che mi avrebbero aspettato.
Si parte. Cerco di nn cadere tra la miriade di passi mescolati con tanti altri runners e raggiungo, abbastanza velocemente, quelli che saranno i miei tre compagni di ventura.
Ho avviato l'orologio ma mi sono ripromesso di nn guardarlo. Bartolo mi rassicura sui tempi e mi incoraggia continuamente. Stò bene. Al 4 km mi lamento della mancanza dell'acqua, ma mi faccio forza e resisto: tra un pò sarà distribuita. Bevo, mi verso l'acqua in testa e sfortunatamente mi cadono gli occhiali: decido di non fermarmi. Fortunatamente Luca si sacrifica per me, rischiando anche di essere travolto, e me li recupera.
Ok, ora non farò più errori. Si rientra nel paese: l'incitamento della gente mi esalta. Si, devo spingere, devo riuscirci.
Stranamente mi sento forte, bene: siamo all'8° km con 3'56'' di media. Sento di aumentare il passo e Vittorio mi richiama. Forse fà bene. Poi ad ogni curva ci dicono che il traguardo è dietro l'angolo: nn è vero. Questo strano modo di spronare noi podisti è solo deleterio. Finalmente arriviamo sul viale principale: il traguardo è li. Mi rendo conto che l'impresa è fatta: richiedo la mano dei miei tre amici e tutti insieme lo tagliamo quel tanto ambito traguardo, arrivando in linea e a mani unite.
39'40": un sogno per me. La prima cosa cui penso è a quando, appena 2 anni prima, chiusi per la prima volta i 10km in 50'04": anche allora fù un sogno.
E' bello constatare che i propri sogni possano realizzarsi, ed è vero ache che i sogni che maggiormente si realizzano sono proprio quelli in cui ci si impegna in prima persona, con lavoro, sacrificio e fortunose congiunzioni astrali.
Dedico naturalmente questo successo a me stesso e a tutte le persone che con i loro consigli, il loro aiuto, il loro supporto, la loro presenza, il loro affetto, il loro amore, le loro attenzioni e quant'altro possa essere stato concessomi di avere da parte loro, mi hanno permesso di coronare l'odierno sogno: fare il mio PB.
ps: Stefano Baldini è quello a destra.... :)



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